L'appassionante storia dei Cassitto Società

E’ fresco di stampa l’ultimo libro delle edizioni Realtà Sannita che si intitola I Cassitto - Storia di un’illustre famiglia meridionale tra Capitanata, Principato Ultra e Napoli e racconta, appunto, l’avvincente saga di questo nobile casato iniziata oltralpe già verso l’anno Mille e poi, dal XVI secolo, svoltasi nel Meridione d’Italia per oltre quattrocento anni.

Discendenti dai conti di Cilli-Ortemburg e di Barbara di Cilli Sacra Romana Imperatrice e Regina d'Ungheria e Boemia cui la Slovenia ha recentemente dedicato una moneta da 2 euro, i Cassitto nel 1580 vennero ammessi nel Patriziato di Ravello ma vissero prevalentemente tra Bonito (Avellino) e Alberona (Foggia) ed ebbero anche interessi a Benevento, San Bartolomeo in Galdo, Teora e Lucera dando perciò un contributo notevolissimo alla storia del Sannio e dell’Irpinia - un tempo facenti parte del Principato Ultra - nonché della vicina Puglia e della città di Napoli. Essi, infatti, anziché godere degli agi assicurati dalla nobiltà e dalla ricchezza, furono attivi protagonisti in ambito religioso, culturale, archeologico, economico e sociale, tant’è che il libro ripercorre la vita e le opere del priore e teologo domenicano Luigi Vincenzo cui fu dovuta - tra l’altro - la riapertura del convento beneventano dopo la soppressione del decennio francese, degli archeologi Romualdo, Giovanni Antonio e Romualdo Maria i quali diressero i lavori degli scavi di Aeclanum, del prefetto e senatore Raffaele che in epoca postunitaria resse la prefettura di Benevento e favorì molte opere in città specie relative all’istruzione, dell’arguto poeta dialettale Luigi autore di versi contro il malcostume politico ancora oggi attualissimi, e infine dell’economista e agronomo Federico Cassitto ricordato finanche nella toponomastica di Roma per aver fondato il primo giornale economico della Campania a metà del XIX secolo e favorito lo sviluppo agrario in tutti i comuni del Sannio e dell’Irpinia.

Nelle 280 pagine del volume ricco di illustrazioni d’epoca - insomma - eventi storici, ideali patriottici, usi e costumi, tradizioni nobiliari, contadine e folcloristiche e finanche miracoli, si intrecciano con grandi e piccole vicende come i moti per la libertà, le prime ferrovie napoletane, irpine e sannite, i pionieristici studi di meteorologia e statistica, la nascita del glorioso «Giornale Economico del Principato Ultra», i progetti per rendere navigabile il fiume Calore, l’approvvigionamento delle truppe borboniche, l’industria partenopea delle carte da gioco, la scoperta di favole inedite di Fedro, l’istituzione degli asili infantili a Benevento, la satira politica dialettale, il Risanamento di Napoli, la traslazione di Santi da Roma all’Irpinia, il terremoto e la peste in Basilicata, fino a una singolare storia legata a Gabriele D’Annunzio e alla sua scrivania.

Autori dell’opera sono Andrea Jelardi e Valerio Massimo Miletti i quali - entrambi collaboratori di Realtà Sannita nonché discendenti dei Cassitto - hanno voluto raccontare una storia vera ma affascinante come un romanzo sottraendola alle polveri degli archivi privati nella certezza che essa meriti di essere conosciuta e anche additata come esempio per le giovani generazioni di oggi e domani.

- GLI AUTORI -

Andrea Jelardi - (Campobasso 1974) Laureato in Conservazione dei Beni Culturali e specializzato in Archeologia e Storia dell’Arte, svolge dal 1998 attività didattica universitaria a Napoli alla cattedra di Storia del Viaggio e del Turismo.

Giornalista dal 1994 per «Realtà Sannita» e altre testate («Roma», «Il Denaro», «Den», «Casa Mia Decor»), è autore di circa venti saggi di urbanistica, politica, spettacolo, turismo, storia della medicina e cronache locali con vari editori tra cui Mursia, Pacini, Croce, Kairòs e Fausto Fiorentino e per i quali ha ricevuto encomi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Per le edizioni Realtà Sannita ha già pubblicato Benevento antica e moderna, Giuseppe Moscati, Almerico Meomartini, Sanniti nel Ventennio, San Marco dei Cavoti, Saluti da Benevento e Innocenzo Borrillo e i maestri del torrone.

Valerio Massimo Miletti - (Napoli 1966) Impiegato, appassionato d’arte, antiquariato e storia locale, ha collaborato dal 2003 a varie testate tra cui i periodici culturali «Lo Brigante» e «Vicum», organo dell'Associazione Pasquale Stanislao Mancini di Trevico, mentre attualmente scrive per la rivista «XD Magazine» e per «Realtà Sannita».

Dal 2007 ha pubblicato come coautore i saggi Ritratti bonitesi del Novecento, Bonito e i suoi figli nel mondo - Storie di emigrazione in Irpina, Alla ricerca delle cose perdute, e Il calice e la penna - Don Carlo Graziano 1961 - 2011 50 anni di sacerdozio e di studi. È inoltre autore di alcune voci del prestigioso Dizionario biografico degli Irpini a cura del prof. Francesco Barra, per l’editore Elio Sellino di Avellino. Nel 2009 ha curato la mostra documentaria e fotografica La Famiglia Cassitto, nell’ambito del convegno I Cassitto di Bonito - Federico Cassitto: politico ed economista.

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