Innovatori sanniti di ieri e di oggi Società

Dallo studio dell'innovazione nella storia recente del Sannio emerge una vocazione all'innovazione degli artigiani, per molti versi sorprendente. Presenteremo, alternando, figure del passato e inventori attuali titolari di nuovi brevetti.

L'aratro è l'attrezzo agricolo inventato con la nascita della agricoltura nel periodo neolitico. L'aratro fu la risposta innovativa rispetto alla zappa o altri arnesi per smuovere il terreno per la semina. Con il traino dei bovini l'aratura assume connotazioni più definite (circa 6000 a.c.) e l'aratro inizia la sua lenta evoluzione passando da un semplice corpo di legno appuntito agli aratri tecnologici dei nostri giorni.

L'evoluzione è stata il frutto dell'intelligenza millenaria di contadini e artigiani impegnati costantemente ad adeguare l'aratro alla natura del terreno e alle esigenze agronomiche delle colture.  Grazie alla collaborazione di Egidio Cavalluzzo, Dante Mastronardi ed in particolare il prof. Giuseppe P. Russo dell'Università di Napoli  vi presentiamo la figura di Antonio De Monaco (1875-1949) - di Pietrelcina (BN).

Si tratta di un artigiano straordinario per inventiva e capacità realizzative, in particolare dopo la 1° guerra mondiale, per la produzione di protesi per i mutilati. L'innovazione più significativa riguardò  un nuovo tipo di aratro.

L'aratro prodotto si chiamava in dialetto 'a 'pucinara' e aveva numerose particolarità frutto della creatività di Antonio De Monaco. La tavola a forma 'elicoidale' conferiva all'aratro una funzionalità eccellente per la semina o anche per il sovescio perchè determinava un senso rotatorio - avvitante al terreno.

Meritato il premio che le Autorità agrarie dell'epoca conferirono al maestro De Monaco.

FRANCESCO NARDONE

Foto - Archivio personale del prof. Giuseppe P. Russo dell'Università di Napoli nipote di Antonio De Monaco. 

Antonio De Monaco (1875-1949) - Pietrelcina (BN) con aratro e protesi per gamba

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