La sconfitta dell'Italia delude i tifosi Sport

Agli “azzurrini” di Di Biagio non è bastata la passione di circa 5000 spettatori che al “Vigorito” fino all’ultimo li hanno incitati, per cercare almeno di ottenere il pareggio dopo la rete di Milunovic.

C’ però subito da dire che la vittoria degli ospiti non fa una grinza, dal momento che certamente l’Italia è stata inferiore, soprattutto nei secondi 45’ minuti quando è rimasta in 10 per l’espulsione di un nervoso Berardi, che ha meritato il secondo “giallo” per cui ha dovuto lasciare prima il terreno di gioco.

Eppure Di Biagio puntava tanto su questa gara, l’ultima del ciclo prima degli Europei, che quest’anno si svolgeranno nella Repubblica Ceca. Invece ha avuto risposte quasi tutte negative, e per la fase finale dovrà cercare delle soluzioni allo stato non prevedibili, casomai chiedendo aiuto a qualche “azzurro” di Conte.

Erano oltre 16 anni e mezzo da quando il “catino” beneventano non ospitava una gara della nazionale. L’ultima esibizione, nell’allora “Santa Colomba”, il 17 novembre del ’78, quando gli “azzurrini”, allora allenati da Marco Tardelli, avevano pareggiato per 0-0 contro la Spagna, proprio alla vigilia degli Europei, allora vinti. Ora si vorrebbe ripetere la storia, ma non sarà certamente facile. Quella del ’78 era la nazionale Under 21 di Abbate, Zanetti ,Baronio, Pirlo, Zambrotta, Lucarelli, Bucchi e compagnia bella (tutti scesi in campo al Santa Colomba), c he poi hanno spiccato il volo verso la nazionale maggiore. Ora, però, da quanto si è capito lunedì sera, quella nazionale non è certamente paragonabile a quella di oggi, anzi è quasi la brutta copia.

Questo anche se bisogna dire che forse il risultato di lunedì non premia troppo gli !azzurrini”, che soprattutto nel finale hanno cercato di pareggiare il gol di Milunovic, anche se in 10 per l’espulsione di di Berardi già al 46’. Tante le occasioni sbagliate nell’ultimo quarto d’ora, quando la Serbia ha pensato soltanto a difendersi.

Al termine della gara l’allenatore Di Biagio ha tracciato un bilancio del doppio impegno contro la Germania e la Serbia, dichiarandosi contento del lavoro fatto. “Con la Germania – ha dichiarato – abbiamo giocato decisamente meglio, stasera contro la Serbia abbiamo buttato via il primo tempo, abbassando troppo il ritmo ed agevolando i nostri avversari, ma dobbiamo prendere atto dei nostri errori e lavorare da qui a giugno quando inizieranno di Europei che puntiamo a vincere. Sono certo che lì sarà tutta un’altra storia”.

C’è anche da dire che è stato encomiabile il calore del pubblico, anche se forse erano troppi gli spazi vuoti. La città e la provincia in parte hanno risposto, ma indubbiamente qualcosa di più poteva essere fatto. I cinquecento giovanissimi ospitati nei distinti dalla Figc sono stati magnifici e questo è stato importante. Forse meritavano soltanto un finale diverso!

Ora appuntamento ad un altro momento importante per la città: la tappa del Giro d’Italia. Se poi ci sarà anche un momento importante per i giallorossi di Brini meglio così!

GINO PESCITELLI

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