Presentato a Napoli il libro 'Bianco, rosso &... giallo' Società

E' stato presentato a Napoli presso la Libreria Ubik in Via Benedetto Croce l’ultimo libro di Andrea Jelardi che, pubblicato dalla casa editrice partenopea Kairòs, si intitola Bianco, rosso &... giallo e in ben 350 pagine racconta venticinque anni di piccoli e grandi delitti e misteri italiani finiti nelle colonne della cronaca nera dal 1988 al 2013 ma senza aver purtroppo lasciato quasi alcuna traccia, sia per essere accaduti in un’epoca in cui non c’era l’attuale attenzione mediatica al crimine, e sia perché - nei casi più recenti - sono stati oscurati da altre vicende molto celebri le quali sono riuscite a polarizzare l’attenzione di giornali e tv.

All’incontro, moderato da Fiorella Franchini e organizzato da Monica Florio sono intervenuti lo scrittore giallista e sceneggiatore Ugo Mazzotta e il magistrato Sergio Zazzera che hanno analizzato alcuni dei ben ottantasette episodi ove, riproposti a distanza di tempo, si coglie un ritratto per certi versi inedito del nostro paese e degli italiani la cui vita è stata d’improvviso stravolta da vicende sentimentali, gelosie, rancori privati, problemi economici e sociali, raptus e piccola delinquenza comune, aprendo vortici che tra gialli e misteri trascinano esistenze apparentemente normali nei drammi dell'angoscia, dell'orrore e della follia raccontando in sintesi la violenza troppo spesso capace di esplodere inattesa anche nella quiete domestica.

Nato nel 1974 e collaboratore di «Realtà Sannita» dal 1994, Andrea Jelardi ha festeggiato i quarant’anni di età e i venti di giornalismo nonché, con Bianco rosso e … giallo, la sua ventesima opera edita che il caso ha voluto sia alquanto diversa dalle precedenti tutte di carattere storico benché focalizzate su tematiche assai diverse, ossia dall’urbanistica allo spettacolo, dalla storia del viaggio (disciplina che insegna all’università) a quella della medicina. Opere in cui ha utilizzato sempre uno stile misurato e sobrio da saggista che pure ha meritato varie gratificazioni (tra cui l’encomio del Presidente Napolitano per la biografa su Enrico De Nicola e di Luigi de Magistris per quella di Alighiero Noschese), ma che in questo caso diventa più accattivante e romanzesco così come del resto la materia trattata esige.

Originario di San Marco dei Cavoti, Jelardi mostra tuttavia la passione per la storia della sua terra anche in quest’opera dove c’è comunque un po’ di Sannio a cominciare dalla copertina che è realizzata dall’olio su tela Limbo del pittore beneventano Stefano Donatiello, nonché dalla prefazione e dalla curatela affidata all’avvocatessa Fiammetta Meomartini specializzata in criminologia e psichiatria forense ed anch’ella di origine beneventana in quanto figlia del compianto avvocato Mario e nipote del Sindaco Pasquale; tra i casi riportati, inoltre, due riguardano la città di Benevento e uno il comune di Pago Veiano con la ricostruzione di tre storie avvenute rispettivamente al Rione Libertà e in un isolato casolare di campagna tra il 2004 e il 2012. Storie vere e drammatiche delle quali non riveliamo altro per non togliere suspense ai lettori, a chi non le conosce o le ha dimenticate, ma che - come e forse più tutte le altre - rivivono con particolare intensità e partecipazione nelle pagine di Bianco, rosso e...giallo.

VALERIO MASSIMO MILETTI

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