Marciapiedi e Rotonde Società

A Via Aldo Moro stanno realizzando nuovi marciapiedi.

Una parte del cantiere ha iniziato a smantellare il vecchio marciapiede a partire dal parco Edilville. I lavori in corso d'opera (taglio della massicciata, riposizionamento delle vaschette di raccolta dell'acqua piovana) prefigurano un futuro marciapiede più largo.

L'altra parte del cantiere è partita dalla rotonda delle agavi (bivio con San Nicola Manfredi - Via Fratelli Rosselli). I lavori avviati danno l'idea che non di allargamento si tratti ma di semplice sostituzione di materiali. Da lontano i manufatti degli scalini di delimitazione e di separazione del marciapiede dalla sede stradale danno l'impressione di essere di pietra grigia tagliata. Da vicino si rivelano per normali blocchetti di cemento, colorato per dare l'impressione della più pregiata pietra vulcanica. Allora il cittadino che paga le tasse si chiede per quale oscura ragione si smantellano marciapiedi in buono stato per una sostituzione di materiali identici senza che i precedenti abbiano subito inarrestabili decadimenti. Tra l'altro a via Aldo Moro le mattonelle di cemento-asfalto sono state messe a regola d'arte: risultano saltate laddove sono stati fatti lavori di posizionamento delle pensiline delle fermate degli autobus urbani e attorno alla rotonda tra via Dalla Chiesa e via Vincenzo Bellini e hanno richiesto lavori di ripristino laddove erano state danneggiata dai grossi trattori in manovra per togliere la neve del febbraio di tre anni fa.

Ci permettiamo di interpellare sindaco, assessori e dirigenti affinché non si completi il delitto di distruggere una cosa che risponde decorosamente all'uso (il marciapiede di destra scendendo verso la rotonda Meomartini) e si utilizzino i soldi così risparmiati per dotare l'importante Viale di efficienti rotonde.

Dico efficienti perché le due in funzione hanno peculiarità che mal si adattano alla funzione, che sarebbe quella di agevolare lo scorrimento delle automobili, dando la precedenza comunque a quelle che già impegnano la rotonda, il che comporta che la fisionomia della rotonda sia chiara ed evidente. Parliamo dell'ampiezza del raggio di curva, della larghezza della carreggiata affinché l'auto che svolta a destra non debba incolonnarsi (o fermarsi) dietro quella che deva svoltare a sinistra.

La rotonda delle agavi (la chiamo così perché nell'aiuola qualcuno ha avuto la felice idea di far crescere le spinose piante di tal nome: vorrei vedere come ne uscirebbe un ciclista sbalzato da un tamponamento) non è una rotonda, così come è evidenziato dalla segnaletica fatta di “stop”. In effetti lì passava la vecchia provinciale Benevento-San Nicola Manfredi e quando fu costruito il Viale Aldo Moro il Comune non invase la sede di proprietà provinciale. Ne risulta che hanno la precedenza (in entrambi i sensi di marcia) quelli che percorrono la provinciale e quelli che provengono dal largo Viale, pur venendo da destra imboccando via Rosselli), devono fermarsi. Con i soldi risparmiati ponendo fine all'inutile demolizione di uno dei due marciapiedi si potrebbe sistemare una volta per tutta la rotonda delle agavi rendendo obbligatorio (ed evidente) l'andamento circolare della mobilità su ruote, attrezzando anche una segnaletica adatta. Non più un incrocio, quindi, ma una rotonda.

E giacché ci siamo (e penso che i soldi basterebbero) si potrebbe cogliere l'occasione per eliminare il pericolosissimo incrocio tra via Delcogliano e Viale Aldo Moro, luogo di ripetuti incidenti, e farne una rotonda. Si otterrebbero due obiettivi: la scorrevolezza degli incanalamenti e il rallentamento delle velocità (non adeguatamente penalizzate dai cartelli dei 50 all'ora). Qui lo spazio è assolutamente sufficiente per adottare lo strumento della rotonda con le idonee vie di fuga continua per chi deve girare a destra. L'occasione sarebbe propizia per eliminare quegli strani elementi illuminanti posti ad altezza di conducente autoveicolo che danno solo fastidio. Il dubbio che fossero posizionati lì per indicare agli elicotteri il sentiero di avvicinamento all'area di atterraggio del 118 ne decreta l'assurdità realizzativa.

Una variante in corso d'opera avrebbe ad oggetto sempre e comunque il Viale Aldo Moro. Se l'allargamento del marciapiede da un solo lato favorirebbe i tanti passeggiatori h24 ore, la realizzazione di rotonde (senza marciapiedi sporgenti o muretti di contenimento dell'aiuola interna:meglio sarebbe una pendenza verso il centro per la raccolta dell'acqua piovana a beneficio del verde) sarebbe di aiuto agli automobilisti nervosi e contrasterebbe i velocisti. Ho visto all'estero che i percorsi di imbocco alle rotonde sono fatti a esse: leggera svolta in senso contrario all'imbocco (e si è già rallentata la marcia) e poi entrata in rotonda a velocità non superiore a quella di già l'ha impegnata.

In conclusione: fermiamo un lavoro di fraveca e sfraveca e investiamo i soldi per migliorare la sicurezza.

MARIO PEDICINI

mariopedicini@alice.it

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