Il gioco d'azzardo online... una piaga incontrollabile Società

Le insidie del gioco d’azzardo sono ben note a tutti: la stessa parola, azzardo, implica un rischio che è insito nel concetto del gioco. Chi gioca, rischia non solo dal punto di vista economico; eppure, proprio questo richiamo esplicito al rischio è ciò che maggiormente attira gran parte dei giocatori, un’idea che risulta quasi incomprensibile a coloro i quali sono immuni da questo vizio.

Oggi però il gioco d’azzardo ha cambiato faccia: chi ancora lo associa ad oscuri scantinati celati in sordide bettole, dove gruppetti di persone si scambiano occhiate penetranti avvolti da nuvole di fumo, non sa che nel 21° secolo questo male ha assunto sembianze del tutto differenti. Il gioco d’azzardo moderno si consuma ovunque, anche sotto i nostri occhi: nelle stanze da letto dei ragazzi, nei bar, negli uffici, sui mezzi di trasporto e perfino nelle scuole.

Sto parlando naturalmente del gioco online, una piaga che negli ultimi anni si è diffusa in modo incontrollabile. E se un tempo le bische clandestine erano, appunto, luoghi di perdizione celati agli occhi dei più, oggi tutto si svolge alla luce del sole e viene finanche reclamizzato in maniera insistente. Chiunque usi internet, anche solo per controllare la posta elettronica o leggere siti d’informazione, sarà incappato qualche volta in banner pubblicitari che promettono vincite favolose, bonus omaggio per chi s’iscrive e una vasta scelta di giochi con cui intrattenersi.

Perché il gioco virtuale non si limita ai classici giochi con le carte o alle specialità da casino: oltre al poker in tutte le sue varianti, alla roulette e alle slot machine, si può scommettere su eventi sportivi o giocare a tutta una serie di giochini che ad un primo sguardo possono apparire infantili (caramelle colorate, palline che esplodono, puzzle ad incastro), ma in realtà puntano a svuotare le tasche dei giocatori. Infatti, il gioco sarà pure virtuale, ma il denaro vinto (e perso) è reale.

Funziona così: ci s’iscrive ad un sito di gioco online (ce ne sono vari ed ognuno è pubblicizzato come il più generoso nei confronti degli utenti) e si indicano i propri dati personali, a cominciare dall’età, dato che il gioco è riservato ai soli maggiorenni; poi si fornisce al sito il numero della propria carta di credito e si riceve un bonus, di solito una piccola cifra, con cui iniziare a giocare. Ogni giocata costa poco, un euro o anche meno; all’inizio l’utente si gioca il bonus di benvenuto, quindi in realtà non perde nulla, dato che si tratta di soldi che non si possono utilizzare se non sul sito. Poi, una volta che il bonus è terminato, il costo di ogni giocata viene prelevato direttamente dalla carta di credito, ma tanto è così irrisorio che uno non lo considera una grossa spesa, soprattutto se paragonato alla possibile vincita.

Fatto sta che le partite ai giochi elettronici sono come le noccioline al bar: se ne prende una, poi un’altra, poi si perde il conto e se alla fine qualcuno ti dice quante ne hai mangiate, non riesci a crederci. Nei bar gli stuzzichini sono gratis poiché, essendo salati, chi li mangia è poi spinto a ordinare da bere; sui siti di gioco virtuale il meccanismo è lo stesso.

Ricordo che una volta mi è capitato di vedere una donna, seduta accanto a me sull’autobus, che giocava alla slot machine sullo smartphone: mentre continuava a giocare imperterrita, in un angolino dello schermo, in alto a destra, un indicatore le ricordava quanto aveva giocato fino a quel momento, ma ho l’impressione che non lo guardasse affatto.

Certo, qualsiasi sito di questo tipo ricorda agli utenti di giocare in modo responsabile, ma è un avviso persino più inutile di quelli che la legge obbliga a riportare sui pacchetti di sigarette. Chi gioca perde ogni nozione del tempo e soltanto quando si riprende dallo stato di trance videoludica si rende conto di aver speso un mucchio di denaro in cambio di niente.

Di questa piaga si parla solo quando qualche vittima compie un gesto disperato, anche perché lo Stato è il primo a trarne guadagno. Come tutti i vizi, cadervi è facile, uscirne è complicato. La cosa più saggia è non lasciarsi tentare, quindi quando vi compare un bannerino che v’invita a provare un sito di gioco virtuale, non esitate a chiuderlo; molto meglio una sana, familiare partita a tombola.

Saluti dalla plancia,

CARLO DELASSO

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