La nuova frontiera della progettazione Società

La metodologia BIM, “Building Information Modelling”, rappresenta una delle principali sfide cui è chiamato oggi il settore edile. Uno strumento che permette una vera innovazione di processo delle attività d’impresa lungo l’intera filiera, attraverso la creazione di un modello digitalizzato ed inter-operabile dell’opera da realizzare, in grado di simulare anche le diverse fasi di cantiere e la successiva manutenzione durante il suo intero ciclo di vita.

Parliamo, dunque, di metodologie interamente informatizzate, per le quali è necessario ed impellente promuovere percorsi formativi per gli imprenditori del settore, pena la loro penalizzazione nell’aggiudicazione delle future gara di appalto.

Nasce da questa consapevolezza l’iniziativa promossa da ANCE Benevento, in collaborazione con ANCE Avellino, finalizzata a divulgare la conoscenza di questo “metodo collaborativo”, che consente d’integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale.

Le esperienze di altri paesi europei, in primis Regno Unito, dimostrano che l’introduzione del BIM ha segnato il passo ad un sistema più efficiente e ha garantito il raggiungimento di risultati particolarmente significativi.

“In Italia solo il 10% di tecnici dichiara di utilizzare il BIM, mentre il 30% ne è solo consapevole e ben il 61% ammette di non conoscerlo. Le aziende sono pronte, o si stanno attrezzando - ha affermato il presidente dell’Ance, Mario Ferraro - mentre le stazioni appaltanti devono ancora organizzarsi”.

L’introduzione del BIM, a parere di Flavian Basile, presidente Giovani Imprenditori Ance Benevento rappresenta un “passaggio epocale” nel modo di concepire la progettazione e l’edilizia in generale: “Solo attraverso queste nuove metodologie è realmente possibile aiutare l’intera filiera ad affrontare il cambiamento, migliorando i risultati a beneficio di tutti i protagonisti dell’opera, dal progettista all’utente finale”.

GIUSEPPE CHIUSOLO

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