In forte calo a Cervinara la produzione delle castagne Enti

Montagna cervinarese sempre più in difficoltà. Degrado e abbandono, ai quali ora si aggiunge la profonda crisi della produzione delle castagne, quasi azzerata dalla presenza del Cinipide Galligeno, il parassita che ha attaccato le foglie dei castagneti da frutto. Tutto avviene nel più completo silenzio.

Il vuoto lasciato colpevolmente dagli enti preposti sul territorio per la tutela della montagna, come la Comunità Montana del Partenio e l’Ente Parco del Partenio, completamente assenti e ormai ridotti solo ad un ruolo di rappresentanza autoreferenziale, solo in parte viene colmato dalle iniziative isolate dei singoli produttori e dei pochi amanti della montagna.

In questo contesto veramente inconcepibile, la straordinaria bellezza della montagna del Partenio viene messa in grave rischio, alla mercè di vandali e approfittatori che fanno quello che vogliono. Tuttavia qualche timido segnale di fiducia si intravede, l’amministrazione comunale di Cervinara sta cercando di recuperare risorse per mettere in campo azioni per la salvaguardia della montagna e dell’ambiente.

Si cerca di sfruttare tutte le occasioni che si presentano con progetti di prevenzione. Come quello finanziato con circa 70.000 euro per la lotta agli incendi boschivi, altro grave dramma che vede coinvolta questa parte della montagna. Si cerca di attingere ai fondi europei attraverso i benefici della misura 15.1, per quanto riguarda le particelle percorse dal fuoco. Un progetto che a breve il comune realizzerà mettendo in campo una propria squadra di interventi per combattere gli incendi boschivi.

Dopo le esperienze passate si cerca quindi di lavorare sulla prevenzione per preservare l’immenso patrimonio montano di cui Cervinara è provvista. Sono ancora davanti agli occhi le immagini dei ripetuti incendi boschivi che oltre a distruggere boschi secolari provocano anche un notevole danno economico quando ad essere interessati dagli incendi sono i numerosi appezzamenti coltivati a castagneti da frutto. Decine e decine di imprese a conduzione famigliare che dalla produzione di castagne ricavano gran parte del proprio reddito, spesso costrette sul lastrico per gli incendi quasi sempre di natura dolosa. Il comune di Cervinara ha capito che deve fare da solo, ed è impegnato ad ottenere ulteriori finanziamenti, sempre attraverso i fondi europei. Presentato il progetto per valorizzazione della tipicità del territorio e dei beni culturali.

L’attenzione è caduta sulla valorizzazione della castagna, e di conseguenza di tutto quello che gira intorno a questa tipicità prettamente cervinarese. I contenuti del progetto, per un importo di circa 40.000 euro, sono finalizzati alla valorizzazione delle tipicità del territorio individuata nella tradizionale “Sagra della Castagna”, oltre alla valorizzazione dei borghi di Ioffredo e Castello, tradizionali luoghi di svolgimento della sagra, la valorizzazione ed il coinvolgimento della Frazione di Ferrari e dello splendido Palazzo Marchesale. Ma si lavora anche sui beni culturali di Cervinara, il prossimo 29 luglio scade il termine per accedere ai fondi europei e alcuni progetti sono quasi pronti.

Segnali positivi che devono fare i conti con notizie di tutto altro segnale che arrivano sul fronte della produzione della castagne. Di queste ore l’allarme lanciato al tavolo di confronto con le associazioni di categoria convocato dall’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Campania, alla presenza del delegato Franco Alfieri e del presidente della Commissione Agricoltura Maurizio Petracca, preannunciato un calo del 95% della produzione di castagne. Non si vedono ricci e per quei pochi che si intravedono bisogna sperare che arrivino a maturazione.

ALESSIA RUSSO

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