Il Benevento in B ha un grande avvenire Sport

Ci voleva la vittoria del Benevento e il conseguente ingresso nel prestigioso campionato di serie B per convincere il nostro amico Gino Miele ad aprire lo scrigno dei ricordi attraverso i quali rievocare pezzi di storia del  calcio beneventano di questi ultimi trenta-quaranta anni.

Quando per il passato glielo abbiamo proposto si è mostrato sempre un po’ restio ma questa straordinaria vittoria della nostra squadra ha scosso anche lui contagiandolo non poco ed ha acceso vecchi entusiasmi peraltro mai sopiti.

E’ bene subito dire che questo grande risultato conseguito oggi dalla squadra del Benevento calcio è sì frutto dell’impegno e della professionalità di giocatori e dirigenti di questi ultimi anni, ma in qualche modo è anche l’ultimo tassello di una storia straordinaria cominciata tanti anni fa, nei primi anni del dopoguerra, ma forse anche prima.

Dirigenti come Luigi Moretti, Antonio Abete, Italo Bocchini, Erminio Tesauro, Donato Callisto, Ernesto Mazzoni ma anche Mario Peca, Lampugnale, Rillo e la famiglia Cotroneo, non possono essere dimenticati, né il loro ruolo misconosciuto. La vittoria del Benevento in B è anche loro.

Ma veniamo al nostro interlocutore, una vita vissuta con e per il calcio. Prima come giocatore, poi dirigente, direttore generale e infine esperto ai vari livelli nelle alte sfere della FIGC.

“Il mio esordio nel mondo del calcio - così inizia il suo racconto Gino Miele non senza un pizzico di nostalgia - risale a quando avevo solo 14 anni e giocavo con la squadra Ali Azzurre della Parrocchia di Piazza Dogana a Benevento…”.

L’anno successivo entrai a far parte della Società San Vito (serie C) ma non avendo l’età minima prevista di 16 anni per partecipare a campionati “pro”, mi allenavo con la squadra della Sanvito e disputavo le partite ufficiali in squadre giovanili locali.

In una di quelle squadre ricordo che giocava anche l’allora giovanissimo Clemente Mastella che per la verità era anche molto bravo ed apprezzato.

Continuando il suo racconto Gino Miele ricorda che compiuti finalmente i 16 anni esordì nel campionato di eccellenza, attuale interregionale-serie D, con la squadra della A.S. Benevento allenata da Federico Munno e, l’anno successivo dopo la fusione tra le società A.S. Benevento e Sanvito, iniziò con la nuova S.S.C.  Benevento il suo percorso nel mondo del calcio professionistico.

E mentre pronuncia queste parole ecco che una luce nuova si accende nei suoi occhi e il suo racconto va avanti… e così quel Gino Miele che all’inizio quasi non voleva parlarne..ora è un fiume in piena e riporta date, fatti ed episodi con estrema precisione : “Nel 1965 mi volevano acquistare sia l’A. S. Roma (serie A, allenatore Oronzo Pugliese) sia il Calcio Napoli (serie A - Presidente Roberto Fiore). La spuntò il Calcio Napoli che aggiunse all’importo offerto dalla Roma (12 milioni) l’intero incasso di una partita amichevole da disputarsi a Benevento con il Napoli. Inutile dire che l’incasso fu più che favoloso per la presenza in campo di tutti gli idoli dei tifosi dell’epoca e del calibro di Sivori, Altafini, Canè, Tacchi, Iuliano, Emoli (allenatore Bruno Pesaola).

Quando poi - continua Miele - il nuovo presidente del Benevento Antonio Abete, con grande intelligenza e passione, riuscì a riportare il Benevento in serie “D” ritornai nella mia città ma nell’ottobre del 1971 lasciai definitivamente il calcio giocato non riuscendo più a conciliare l’impegno calcistico con il lavoro bancario.

“Se però - sottolinea Miele - lasciai il calcio giocato, non altrettanto feci con il calcio in senso ampio perché dopo alcuni anni, divenuto presidente del Benevento l’avv. Ernesto Mazzoni, persona amabile e unanimamente stimata ed apprezzata, fu lui stesso a volermi affidare il compito di curare e dirigere il settore giovanile.

Altro importante incarico che mi fu conferito nel 1981 dall’avv. Mazzoni (azionista di maggioranza) e dal nuovo presidente Leonardo Lampugnale fu quello di Direttore Generale con potere di firma e di rappresentanza.

Quello - ricorda poi Miele con un certo disappunto - fu un periodo piuttosto difficile e non privo di polemiche per la pesante situazione debitoria che si era creata precedentemente ma che noi risolvemmo egregiamente tanto che alla fine alla Società fu assegnata la medaglia al merito sportivo ed amministrativo.

Nel 1993 ho lasciato il Benevento Calcio con grande dolore ed ho iniziato il nuovo percorso nell’ambito della FIGC, per volontà di Giancarlo Abete, figlio del cav. Antonio, persona stimata in campo europeo. Per ben sei anni sono stato al Centro Tecnico di Coverciano quale dirigente responsabile dell’Area tecnica della lega di serie C. Successivamente fui chiamato dal presidente Luciano Nizzola e dal suo vice Giancarlo Abete all’incarico di capo delegazione della squadra nazionale under 20 dove ho lavorato gomito a gomito con Marco Tardelli, Claudio Gentile e Francesco Rocca. Conclusa anche questa esperienza sono passato alla procura federale e poi ancora alla conduzione di commissioni federali.

Fin qui in estrema sintesi la straordinaria carriera di Gino Miele che oggi avendo appena superato gli anni settanta, vive nella sua bella villa a Pace Vecchia insieme con la moglie prof.ssa Anna Cristofaro e la figliola avv. Manuela con frequenti incursioni nel suo bellissimo giardino dei nipotini Ludovica, Filippo, e Lucrezia, i piccoli rampolli dell’altra figlia dott.ssa Maria Piera coniugata con il dott. Ernesto Scala.

Non possiamo non chiudere questo piacevolissimo colloquio che è durato molto di più di quanto si poteva immaginare, senza dire qualcosa sul futuro del Benevento in B.

“Sono molto fiducioso - ci dice Miele con tono più che solenne - perché ci sono tutte le premesse perché il Benevento faccia un campionato più che onorevole. Apprezzo molto il grande sforzo dell’avv. Oreste Vigorito, un imprenditore di alto spessore con una più che decennale esperienza calcistica”

“Sono certo - aggiunge infine - che anche il neo sindaco di Benevento Clemente Mastella, che conosco da cinquanta anni anche come sportivo amante del calcio, farà il suo meglio per offrire il dovuto sostegno alla squadra. Non da meno mi aspetto dal neo vice sindaco avv. Erminia Mazzoni, figliola di quel grande presidente che fu Ernesto Mazzoni al cui nome è legata la costruzione del nostro bellissimo campo sportivo S. Colomba, oggi “Ciro Vigorito”.

Bene, se son rose fioriranno… Forza Benevento!

GIOVANNI FUCCIO

Nella foto di apertura Gino Miele al Torneo di Viareggio del 1966. Nella prima foto in basso, da sinistra, il presidente del Napoli Roberto Fiore, Egidio Di Costanzo (allenatore in 2ª al tempo di Pesaola) e i giocatori premiati al Torneo di Viareggio del '66 Tripodi e Miele. Nell'ultima foto, invece, Miele (terzo da sx) nello staff tecnico della Nazionale italiana under 20 del 1999.

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