Fenomenologia di Città Spettacolo 2016 Società

«Questo è l'esordio del Festival che vedrà protagonista Benevento.

La città si riappropria di se stessa, di una connotazione che è la sua e in un modo con il quale, evidentemente, sarò stato biasimato da alcuni finti intellettuali. Per me la cultura è quella popolare, la cultura che guarda al dialogo e dalla quale sono sedotto.

Siamo mescolati e vogliamo incastrarci: la cultura non è per pochi eletti. Io sono per l'egualitarismo e il mio compito è quello di eliminare le disuguaglianze che non mi piacciono e appesantiscono l'aria.

Noi ce la mettiamo tutta ma vogliamo grande collaborazione.

Stasera siamo qua: iniziamo a sorridere e non a ridere perché le condizioni non ci sono. #beneventoritorna #amoreperlacittà» (30 agosto 2016)

«La festa ha l'amore delle beneventane e dei beneventani. Qualcuno ne parla male per odioso livore. Io sono contento che la gente che mi ha scelto e i tanti che oggi mi dicono che sono pentiti di non averlo fatto siano sereni e felici. Mi importa vedere i loro sguardi. Questa è la cultura popolare che, come Gramsci, amo. Grazie a tutti voi!» (2 settembre 2016)

Dalla pagina facebook Clemente Mastella Sindaco

«Una emozione enorme vedere la citta' di Benevento stracolma di gente. Complimenti all'Amministrazione Comunale, al suo Sindaco, all'assessore alla cultura ed al Direttore artistico delle due manifestazioni: Citta' Spettacolo e Cotto e Crudo. Le persone sono felici per questa ritrovata gioia di vivere la città».

Dalla pagina facebook Sandra Mastella

GIORNALISTI ED OSSERVATORI ESTERNI

Cinzia Mastantuono

 

(Direttore marketing e già candidata con Stefano Caldoro nel centrodestra per il rinnovo del Consiglio regionale campano, nonché con Lealtà per Benevento nelle comunali 2016)

Chi si assume la responsabilità delle vite di una intera città deve porsi domande, non comandare.

- non si può mettere Massimo Ranieri in un #recinto a cantare;

- il palco, per il suono quanto per la visibilità va messo in basso, come lo #stadio, non guardi la partita col naso all'insù.

Visto che devo ri-partire, mi sarei risparmiata la critica (costruttiva) ed essere sempre io ad evidenziare le carenze di chi si spaccia per professionista del settore.

E li pagano pure. Tanti soldi.

Una città che non fa spettacolo, ma con/fusa.

Male. Molto male.

Teresa Ferragamo - post 1

(Giornalista)

Questa è una delle immagini più potenti che negli ultimi anni mi sia capitata di vedere. Ignorarla sarebbe da orbi per scelta.

Negli anni 80 - che puta caso ieri sera sono stati celebrati da Radio Company - l'allora presidente della Rai, Enrico Manca, per cacciare Grillo dopo una battuta infelice su Craxi, sentenziò “Basta con questa tv nazionalpopolare”. Gli rispose stizzito Pippo Baudo: “Considero questa affermazione offensiva. Vuol dire che da questo momento farò solo programmi impopolari”.

Scattò l'esilio anche per lui, che finì alla Fininvest per qualche anno. Quando 10 anni dopo tornò a presentare il Festival di Sanremo, disse: “Questo è un grande spettacolo nazionalpopolare nel senso gramsciano del termine”.

Ecco, in quella querelle - pur apprezzando le qualità culturali di Enrico Manca - sono sempre stata dalla parte di Baudo.

Certo scomodare Gramsci per spiegare la Città Spettacolo di Mastella sarà pure esagerato. Ma è innegabile che dentro questa torsione della più importante kermesse culturale di Benevento ci sia quel conflitto perenne tra una visione aristocratica e una ‘popolare-nazionale’ della cultura.

Mastella ha scelto una strada: farsi guida dei gusti della gente, assecondare i bisogni basici del popolo, coglierne gli interessi.

Sarà un difetto di formazione, ma credo anch'io che la cultura debba essere democratica, e che per esserlo non possa che essere indirizzata verso il popolo. Non c'è niente che possa essere nazionale senza essere popolare.

C'è qualcosa di profondo in quest'immagine, che va analizzato senza spocchia e pregiudizi.

C'è qui dentro tutta la potenza della costruzione di un epos nazionale che si radica nella carne viva di un popolo, della letteratura d'appendice a cui la gente si è sempre aggrappata per partecipare delle sue stesse passioni, dei suoi drammi, dei suoi sogni di gloria. C'è il popolo, e questo, francamente, mi basta.

PS:
E ora non provateci ad appiopparmi etichette, perchè - come molti sanno per averlo sperimentato - io so' io e sto sempre e solo dalla mia parte.

Teresa Ferragamo - post 2

Post lungo non proprio da braciola della domenica.

Chi pensa che abbia esagerato a scomodare Gramsci per spiegare il successo di Città Spettacolo non ha capito nulla nè di Gramsci, nè di quello che si sta muovendo sotto il suo naso.

Chi pensa che poi lo abbia fatto per captatio benevolentiae non ha capito niente di me: “Bisogna affacciarsi sull’abisso per scongiurare il pericolo”, sentenziò Bertinotti spiegando le ragioni delle sue partecipazioni sempre più frequenti ai meeting di Comunione e Liberazione, precisando che non per questo si sentiva folgorato dalla fede religiosa.

Io mi sono posta una domanda per poi andare alla ricerca di una risposta, senza aspettare che fossero altri a suggerirmela.

“Com'è possibile che così tante persone seguano un evento con un programma da Festa nazionale?”. Rovesciando un luogo comune, arrivo a dire che Benevento è lo specchio di questa Città Spettacolo e non il contrario.

Questa nuova versione di Città Spettacolo è semplicemente quello che la gente vuole, in questo momento, hic et nunc.

Ed è qui che entra in gioco Gramsci e la sua ‘connessione sentimentale’.

“L’errore dell’intellettuale - si legge nel Quaderno XVIII - consiste nel credere che si possa sapere senza comprendere e specialmente senza sentire ed esser appassionato (non solo del sapere in sé, ma per l’oggetto del sapere), cioè che l’intellettuale possa essere tale (e non un puro pedante) se distinto e staccato dal popolo-nazione, cioè senza sentire le passioni elementari del popolo, comprendendole e quindi spiegandole e giustificandole nella determinata situazione storica […]; non si fa politica-storia senza questa passione, cioè senza questa connessione sentimentale tra intellettuali e popolo-nazione. In assenza di tale nesso i rapporti dell’intellettuale col popolo-nazione sono o si riducono a rapporto di ordine puramente burocratico, formale; gli intellettuali diventano una casta o un sacerdozio”.

Il punto dunque non è se Città Spettacolo sia o no un evento con un programma straordinario, insulso o intelligente, e neppure quanto rappresenti più o meno fedelmente gli interessi e i sentimenti dei beneventani.

La “connessione sentimentale” fra questa Città Spettacolo e la gente non è una teoria costruita a tavolino a proprio uso e consumo. È un dato di fatto perchè è testimoniata dalle presenze, ma anche dalla pervasività sociale e persino antropologica dell’evento.

Il dibattito pubblico, ma pure quello privatissimo, è occupato fino al limite della saturazione da questa manifestazione.

È la nuda realtà del fenomeno che dovrebbe diventare il dato da cui partire, il fatto oggettivo di cui rendere conto.

Bisognerebbe chiedersi, allora, se mettere in piedi dibattiti autoreferenziali, focus di approfondimento con portatori di interessi (quali interessi e di chi?), possa davvero, in questo momento storico di grandi difficoltà per la gente, rappresentare un modo per ripristinare quella 'connessione sentimentale' o se non ci siano strade alternative.

Se ci si ostina a fabbricare una realtà artificiale - quasi virtuale - a uso e consumo di pochi eletti, così ossessivamente e sideralmente distante dalle ‘passioni elementari di un popolo’, beh, poi ti devi aspettare che il popolo si prenda la sua rivincita.

LA VOCE DEI CITTADINI

N.B. Riportiamo lo scritto originale degli utenti che dialogano con il sindaco Clemente Mastella  su facebook

Marilena Prudenti

Condivido il suo pensiero ...sto apprezzando in questi giorni molto la città che ho cominciato.a conoscere l.anno scorso ..ma l.ho vissuta poco. Adesso in.attesa degli spettacoli andiamo in giro ed ho visto angoli cosi belli e caratteristici che credo da turista non avrei mai visto.. invece per vedere e sapere cosa c.è in quegli angoli dove fanno le prove mi sento spinta dalla curiosità di conoscerla per imparare pure un po' nn solo apprezzarla ma anche amarla considerato che sto diventando beneventana d.adozione! Ho avuto pure modo di conoscere da vicino la signora Mastella e devo dire che è una persona veramente squisita e gentile...credo una vera signora per il Palazzo di città..complimenti!

Antonio de Nigro

città spettacolo è una sagra di provincia, stile anni sessanta, con il padrone e i cortigiani. Solo che i soldi li mettono i contribuenti.550.000 euro, in un comune prossimo al default. viva la dc !!!!!

Antonietta Ascione

Meraviglioso...
Complimenti a questa Amministrazione Comunale per lo spazio riservato a questi eventi.
Perché il “necessario” si assicura anche agli animali, ma noi esseri umani abbiamo bisogno anche del “superfluo”: di musica, arte, cultura e momenti di aggregazione come questi per vivere meglio.
È bello vedere tanta gioia condivisa in città.

Grazie!!!

Adriana Marro

A soli 2 mesi dal suo incarico caro sindaco stiamo vedendo la città in una nuova realtà. Erano più di 10 anni che non vedevo la mia città così a partire dalle piccole cose come questa opera bellissima, pulire la spina verde, pulire hortus, il teatro ecc.

È da tempo che non vedevo i cittadini reagire ma ora finalmenre tutti insieme possiamo rendere migliore la nostra città.

Buon lavoro

Rosalina Salierno

Non bisogna aver paura di sorridere e nenche del ridere....la vita è fatta per essere vissuta...nonostante tutto...la città si riscopre e si illumina a con essa la sua gente...il bello è di tutti....senza distinzioni di sorte...un grazie a lei ed a chi con lei ha permesso tutto ciò

Biagio Merolla

Complimenti al sindaco Mastella bisogna dare dei segnali forti di impegno e creatività, abbiamo molte risorse nella nostra terra bisogna solo saperle valorizzare. Fiducioso del suo impegno nel dare una ottima immagine a questa meravigliosa città le porgo distinti saluti e in bocca al lupo.

Fortuna Raffio

Avevamo incubi per noi e per la nostra citta' .....finalmente cominciamo a sognare Grazie Sindaco

Anna Rita Chiusolo

Complimenti grandissima manifestazione!

Benedetta Daphne Canfora

Cultura popolare o “panem et circenses”?

Gramsci parlava della prima, quello che sta succedendo a Benevento somiglia tanto alla seconda...

Mauro Gilardi

Quanti pseudointellettuali. Tutta gente che critica su Facebook eppure sul comune mai li ho visti a proporre/protestare.

Volere il bene della città significa anche essere imparziali. Che fa se la gente da anni non usciva, non si popolava il corso, non si facevano richieste di fondi, non c'erano turisti.. Adesso che c'è Vita anche perché la gente PAGA LE TASSE e non ha voglia di stare chiusa in casa a vita, esce e si diverte, ci sono gli scienziati che criticano, paragonano e parlano.

I 100 milioni di debiti come li risaniamo? Servono fondi, far spendere senza accise o altro, credo sia logico, sia di aiuto. Far divertire la popolazione poi non é “un piano.” Il piano é farla sentire bisognosa di aiuti e divertimento per usare questi bisogni nelle elezioni. Cosa che ha funzionato fin questo anno in tutta Italia.

Proponete invece di lamentarvi, voi grandi cultori. Con affetto eh

Franca Romaniello

Bravo sindaco la risposta della città la premia e l'incoraggia a proseguire senza pensare ai disfattisti e denigratori

Nicola Danilo de Luca

Credo che bisogna avere la capacità di riconoscere gli altrui meriti nella rassegna in corso nella ns città ci sarà poco teatro ma la città è certamente uno spettacolo quindi per quello che mi riguarda onore al merito

Antonella Zotti

Grande il sindaco Mastella complimenti per quello che sta facendo per la città di Bn

Rita Miraglia

Bravo sindaco io abito lontano dalla mia città da tanti anni ormai ma sono orgogliosa di essere beneventana e vederla rivivere sopratutto dopo l'alluvione è una gioia e che dire poi dell' anfiteatro tutto ripulito i miei complimenti continui così

Loredana Santoro

È stato bello vedere tanta gente che sorrideva, tanti giovani lavorare, fare la fila per una montanara calda, ascoltare musica. Era tanto che Benevento non viveva più era troppo tempo che i beneventani non si divertivano nella propria città. Grazie sindaco.

Ludovico Alessandro La Peccerella

Sindaco andate avanti dritto come un treno e non date retta a nessuno. Solo essendo incisivi e dirompenti si puo' togliere l'ingessatura totale che ha reso la citta' asfittica e moribonda. Avanti tutta.

A CURA DI LUCIA GANGALE

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