Mai vista tanta gente a Città Spettacolo In primo piano

Che la kermesse di lungo corso avesse bisogno di una scossa era ormai noto. Il ciclone Mastella l’ha attuata in pieno. L’edizione Città Spettacolo 2016, criticata, osannata, esaminata a fondo, sviscerata da intellettuali e cittadini beneventani nelle sue varie componenti, non ha lasciato indifferente nessuno, nemmeno quelli che ne hanno sottolineato le stonature legate all’aria troppo mangereccia e da sagra paesana, come anche coloro che hanno parlato in termini entusiastici della qualità degli spettacoli e della meravigliosa organizzazione del tutto.

Tra le immancabili polemiche, analisi, post sui social network, presentazioni di libri, serate di danza e teatro, grandi concerti a Piazza Castello, serate enogastronomiche, convegni e degustazioni letterarie, cala il sipario anche su questa edizione 2016 di Città Spettacolo, che ha avuto la direzione artistica di Renato Giordano. Una settimana che ha visto Benevento assaltata da turisti provenienti da ogni dove. Ha visto gente che riempiva le strade cittadine, facce distese e, finalmente, dopo anni di buio, gente sorridente e spirito di amicizia, calore e voglia di intrattenersi a godere di questa nuova offerta turistico-culturale, che, comunque la si voglia descrivere, ha dato una scossa alla città in termini di partecipazione e di presenze. Quelle che realmente contano per decretare il successo di una manifestazione. Come direbbe il regista Umberto Lenzi: il cinema d’autore porta in sala quattro spettatori, quello popolare le sale le riempie.

Il sindaco Mastella nelle sere della rassegna girava tra gli stand, ha presentato libri e spettacoli, ha scattato selfie e stretto mani ed ha inaugurato una nuova forma di comunicazione politica che spazia da Gramsci al Vangelo. In tutto ciò, non ha mai perso il tratto che lo connota e lo distingue dagli inavvicinabili amministratori che lo hanno preceduto, e cioè la sua capacità di essere tra la gente e con la gente. Ma vediamo cos’hanno detto e scritto di lui intellettuali e gente comune, suoi fans o meno.

LUCIA GANGALE

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