La G8 Mobili si fa onore a Trento Società

Un altro grande successo per il Sannio grazie al mobilificio beneventano G8 Mobili. Recentemente, infatti, vi è stato il fatidico “taglio del nastro” presso la nuova Biblioteca Centrale dell’Università di Trento, sita nel quartiere Le Albere con la presenza del celebre architetto internazionale Renzo Piano.

Ma diamo uno sguardo d’insieme più ravvicinato alla struttura. La biblioteca si erge su sette piani calpestabili. Contiene circa 340mila volumi disposti su 12 chilometri di scaffali, di cui la maggior parte aperti e favorenti una rapida consultazione, e 430mila postazioni studio poste su 5 livelli, a cui si aggiungono un’area destinata all’auto-prestito dei volumi tramite supporto informatico, ed una postazione abilitata per i bisogni speciali, quali discalculia e dislessia.

Scaffali e scalinate coprono circa 9mila metri quadri di superficie ed i materiali selezionati dall’architetto Piano sono nello specifico bambù, giunto direttamente in nave dalla Cina. Ed è stato proprio il bambù a dare un ruolo di protagonista al nostro Sannio e nello specifico alla ditta beneventana G8 Mobili.

Il suo titolare, Vincenzo Mucci, ha vinto la gara d’appalto la scorsa estate assumendosi l’impegno di costruire oltre 12 chilometri di scaffalature rivestiti di bambù, di riverniciare i 16.000 metri quadri di pareti e spazi ricoperti con i suddetti pannelli e, soprattutto, di compiere tutto questo in tempi record. E così è stato: ci sono voluti appena 51 giorni (e notti) di incessante lavoro da parte di G8 Mobili per consegnare l’opera all’Università di Trento.

Lo stesso Renzo Piano si è pubblicamente complimentato per la qualità e per la mole del lavoro svolto dall’azienda di Mucci,un’azienda tutta beneventana con alle spalle 40 anni di attività con un proprio stabilimento industriale per la produzione di mobili su misura.

E ancora una volta il nome del nostro Sannio è stato portato in alto, avvalorando così tutto il sud Italia.

Perché la scelta del bambù? Come dicevamo, la G8 Mobili ha garantito una elevata ecosostenibilità nella produzione dei materiali, pertanto scaffali e scalinate sono stati creati utilizzando questo legno resistente ed ecologico, che in natura cresce velocemente una volta tagliato. Non di minore importanza è il colore chiaro degli ambienti interni, che tende a facilitare la lettura. E’ stato proprio grazie al rispetto dei criteri ecologici di costruzione, che l’edificio ha ottenuto la certificazione energetica Leed® Gold, oltre alle certificazioni di antisismicità e antincendio.

Anche la location della struttura sembra giocare un ruolo fondamentale, poiché si trova all’ingresso della città. Chi infatti approda alla stazione ferroviaria di Trento, non può non notarla sullo sfondo ed il fatto che sia stata progettata da un architetto del calibro di Renzo Piano ne aumenta sensibilmente il prestigio.

RAFFAELE PILLA

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