Le cento volte dello 'zio' in giallorosso Sport

Con la partita vittoriosa di sabato 28 gennaio 2017 contro il Carpi il capitano Fabio Lucioni, per tutti lo “zio”, ha festeggiato, ed anche nel modo migliore, le 100 gare con la maglia giallorossa. Ed è importante che lo storico traguardo l’abbia raggiunto innanzi al “suo” pubblico, ai suoi amici, alla famiglia.

Meglio di lui soltanto Graziano Iscaro (254 presenze), Stefano Mastroianni (230 presenze), l’attuale compagno Ghigo Gori (223 presenze), Roberto Ranzani, scomparso da poco più di un mese (207 presenze). Un po’ più dietro Diego Palermo (190), Cesare Ventura (186), Peppe Orsini (171), Giampiero Clemente e Giancarlo Zotti (152), Mario Massaro (147), il povero ed indimenticabile Carmelo Imbriani (133).

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando l’8 luglio del 2014 Lucioni giunse in città. Forse neanche lui pensava di dover restare per tanto tempo nel capoluogo, dove è diventato l’idolo dei tifosi e l’indomabile capitano coraggioso. Ora nella serie cadetta è sempre tra i migliori e non molla mai. Rappresenta il terminale difensivo della retroguardia.

Ed in città ha anche trovato l’amore (la moglie Valeria tra meno di un mese gli regalerà l’erede) ed il lavoro per quanto deciderà di appendere le scarpe al classico chiodo, avendo rilevato un’attività di ristorazione, quasi sempre al completo. L’ha chiamata “Arcozì”, unendo l’Arco Traiano, adiacente al locale e simbolo della città, con il soprannome con cui lo chiamano compagni di squadra e tifosi.

Auguri “zio” ed un lungo applauso. Oramai puoi essere considerato cittadino onorario di Benevento.

GINO PESCITELLI

Foto di Arturo Russo per Realtà Sannita. Riproduzione vietata

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