Firmato il protocollo per la via Appia Enti

Firmato venerdì 20 gennaio u.s. il protocollo d’intesa per la costituzione della rete dei Comuni della via Appia “Regina Viarum”. I Comuni coinvolti sono quelli interessati dal passaggio dell’antica strada romana, nel tratto tra Benevento ed Aeclanum. Si tratta di Benevento, San Nicola Manfredi, San Giorgio del Sannio, Calvi, Apice, Venticano, Bonito e Mirabella Eclano.

L’incontro si è tenuto nella Sala consiliare del Comune di Apice, Comune capofila dell’iniziativa, ed è stato sottoscritto dai sindaci di Apice, Ida Antonietta Albanese, di Bonito, Giuseppe De Pasquale, e dai delegati degli altri Comuni: Enzo Russi per il Comune di Benevento, Paolo Vesce per il Comune di Calvi, Tiziana Barletta per il Comune di San Giorgio del Sannio, Barbara Ciarcia per Venticano, Nico Ciampa per il Comune di San Nicola Manfredi, Raffaella Rita D’Ambrosio per Mirabella Eclano. Presente e sottoscrittore anche il prof. Alfonso Santoriello, delegato del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale - DISPAC - dell’Università di Salerno, che attraverso il progetto da lui diretto, “Ancient Appia Landscapes”, svolge attività di ricerca e valorizzazione dell’antico tracciato dell’Appia, nel territorio beneventano.

Scopo del protocollo è quello di predisporre le procedure di concertazione e partenariato istituzionale, attraverso le quali i Comuni interessati vogliono definire le azioni più opportune per valorizzare, recuperare, promuovere la fruizione turistica ed ambientale dei territori attraversati dall’antica via Appia, ricadenti nei rispettivi territori comunali.

Il progetto, già presentato a Benevento nel giugno dello scorso anno, riguarda due fasi e scaturisce dall’iniziativa del MIBACT che ha deciso di tutelare e valorizzare quella che risulta la strada antica più importante della romanità. La prima fase riguarderà l’intero tracciato da Roma a Brindisi, mentre la seconda si configurerà come un sistema di azioni di valorizzazione territoriale e si concentrerà su beni di competenza più locale.

Sono molti, nei nostri paesi, gli insediamenti rurali, le stazioni di posta, i resti di antiche città, di ponti o di antichi borghi che versano in condizioni di abbandono, per l’incuria o l’impossibilità ad intervenire da parte degli Enti pubblici o dei privati. Un patrimonio storico, archeologico e architettonico assolutamente da preservare e su cui sarà possibile intervenire, grazie a questa opportunità. La Regione Campania, infatti, nell’ambito del Programma di azione e Coesione - Piano Operativo Complementare 2014-2020, pone come obiettivo prioritario la creazione di un sistema integrato di beni e attività culturali, inserendo anche il riconoscimento dei “Cammini storico-culturali” del Sannio e dell’Irpinia. Il progetto, pertanto, consentirà di promuovere ed ampliare l’offerta turistica, restaurando beni immobili, ma anche rigenerando un tessuto produttivo, artigianale e commerciale attraverso lo sviluppo di attività tradizionali legate al territorio, con prospettive di crescita sociale ed occupazionale.

Difatti, già dai mesi scorsi, per uno studio di fattibilità, sono stati effettuati dei sopralluoghi da parte di un team di esperti e competenti architetti che hanno visionato i territori al fine di individuare tutti quei beni su cui sarebbe possibile intervenire, e che potrebbero essere inseriti nelle linee d’intervento dei singoli Comuni. Prossimamente i Comuni faranno degli avvisi pubblici e delle manifestazioni d’interesse rivolti ai privati, al fine di portare a conoscenza le opportunità che si profilano all’orizzonte. Ci auguriamo che presto vengano fuori i bandi e che molti partecipino, dando una sferzata all’economia e ai nostri territori che tanto hanno da offrire in termini di paesaggio, architettura, arte, cultura e prelibatezze enogastronomiche.

VALERIO MASSIMO MILETTI

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