Il muro della vergogna a Benevento Cultura

Muri della vergogna e ricorrenze del 2017 nel mio recente incontro davanti all’Arco di Traiano con un archeologo andaluso. “Da noi a Siviglia, Italica al tempo dei romani, quest’anno si parlerà di Benevento per la coincidenza di due date su questo Arco che conserva i ritratti di Traiano e di Adriano, imperatori nati entrambi a Siviglia: Adriano divenne imperatore nel 117, e nello stesso anno 117 fu inaugurato il vostro Arco, giusto diciannove secoli fa, una doppia ricorrenza che sicuramente non sarà ignorata a Benevento”.

Nascondo il mio scetticismo mentre lui mi invita al sito archeologico di Siviglia: “Italica è una meraviglia increíble ver, incredibile a vedersi, con testimonianze che rendono bene alla Spagna dal punto di vista economico, mezzo milione di turisti nel 2016. A Benevento come utilizzate i monumenti romani?”. Preso in contropiede, gli rispondo che pochi beneventani conoscono il ritratto barbuto di Adriano sull’Arco di Traiano, forse perché sta troppo in alto e nessuno va ad osservare l’Arco col binocolo, come fanno i turisti. Però molti sanno che fu proprio Adriano a far costruire il Teatro Romano di Benevento, ancora oggi l’unico spazio qui in città con oltre tremila posti, che utilizziamo nelle sere di fine estate, mentre per gli spettacoli invernali il teatro più vicino è il Teatro Comunale di… Avellino. Non si scompone il mio interlocutore: “Anche noi sivigliani nei weekend andiamo a teatro a Malaga, centocinquanta chilometri distante”.

 Evito approfondimenti in materia di spazi per spettacoli invernali e sull’ignorato ritratto di Adriano, ma lo studioso sivigliano mi fa notare che invece in Gran Bretagna tutti sanno che il Vallum Adriani separò per la prima volta l’attuale Scozia dall’Inghilterra impedendo attraversamenti incontrollati, e oggi lungo quel percorso archeologico migliaia di turisti vanno al Palazzo di Adriano nel Northumberland pernottando nei cottage della verde campagna inglese: “Per chi non l’avesse mai visto, il Vallo di Adriano è un profondo fossato a fondo piatto, sovrastato da un muro di pietre che taglia in orizzontale l’isola britannica coast-to-coast per quasi centoventi chilometri con diciassette torri di guardia. Adriano è tornato attuale anche perché viviamo in tempo di muri anti-immigrazione, ma il suo Vallum absolutamente increíble ver non fu certo un muro della vergogna. Per difenderlo dal clima difficile delle Highlands spendono ben più che voi a Benevento per la manutenzione di soli tre chilometri di mura urbiche: la vostra è la fortuna di chi ha poco da difendere”.

Per continuare a studiare da solo si avvia verso una torre quadrata poco distante dall’Arco di Traiano, raccomandando di restaurare le antiche mura di Benevento “anche se non sono longobarde”. E si allontana fotografando il nostro universo di ignoranza increíble ver, incredibile a vedersi: varchi abusivi e interventi in cemento, oggetti e stracci appesi, graffiti, manifesti, insegne dai colori violenti, automobili sui marciapiedi, rifiuti sparsi tra i passanti lungo il muro della vergogna in cui i beneventani, felici, rinchiudono se stessi.

ELIO GALASSO

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