I conti non tornano al Comune di Paduli Enti

L’amministrazione comunale di Paduli guidata da Domenico Vessichelli è al secondo anno del suo mandato.

E a distanza di due anni ancora non si è capito chi sia stato, tra attuale e passate amministrazioni, cicala, dilapidando, e chi formica, pensando al formicaio. Il mantra recitato dall’attuale amministrazione è sempre il solito, non ci sono soldi e non siamo stati noi. Ma fino a quando potrà andare avanti questa litania?

Il sindaco continua a parlare di disavanzo tecnico dovuto a debiti derivanti da precedenti gestioni.

Ci risulta che il bilancio consuntivo del 2014, approvato all’epoca dal commissario prefettizio, si chiuse con un avanzo di amministrazione di 227mila euro per cui non vi sarebbe traccia di presunti debiti dietro i quali continua a trincerarsi il sindaco con l’attuale maggioranza.

Resta il fatto invece che il consuntivo 2016 si chiude con un disavanzo tecnico di almeno un centinaio di migliaia di euro dovuto, per le opposizioni, a una erronea gestione amministrativa nel corso dell’esercizio finanziario 2016 e all’incapacità di incassare i tributi, tra l’altro aumentati in maniera  costante dall’amministrazione Vessichelli.

“Sono bastati due soli anni a questa amministrazione - secondo il gruppo consiliare Paduli Nuova - per portare il Comune di Paduli sull’orlo del dissesto. Nell’ultimo Consiglio comunale si doveva approvare il bilancio consuntivo 2016 insieme al piano triennale di rientro dal disavanzo di gestione. Un risultato annunciato se si guarda indietro e si analizza quanto esiguo è stato lo sforzo dell’amministrazione Vessichelli nella programmazione. Basti ricordare il bilancio preventivo 2015, copiato fedelmente da quello degli anni precedenti. Due anni senza il minimo progetto di sviluppo ed impegno sul territorio. Non riuscendo neanche ad abbassare i costi di gestione ordinari nonostante siano diminuiti i dipendenti comunali e la popolazione. Inoltre, è giusto sottolineare come il disavanzo sia arrivato nonostante le entrate relative alle imposte comunali siano molto prossime a quanto preventivato ad inizio anno”.

A molti vien da chiedersi “perché il disavanzo non sia stato verificato e rilevato all’inizio del mandato, ma a due anni dalle elezioni”, mentre l’altro gruppo consiliare, Feleppa per Paduli, solleva dubbi sui risultati emergenti dal consuntivo 2016: “Il prospetto, pubblicato sul sito internet dell’Ente, sottoscritto dal sindaco, dal responsabile del Settore finanziario e dal Revisore dei conti, è inesatto con risultati erronei. Uno dei parametri di maggiore evidenza riguarda l’esistenza al 31 dicembre 2016 dell’anticipazione di tesoreria non rimborsata non superiore al 5 per cento rispetto alle entrate correnti con conseguente dichiarazione di avvenuto rispetto del parametro di legge; la realtà è del tutto diversa e di segno contrario visto che, come ben evidente all’interno del quadro generale riassuntivo, l’ente ha una deficitarietà di cassa di gran lunga superiore a detto parametro massimo. 

Analizzando inoltre i vari atti, si nota come l’esercizio finanziario 2016 si sia chiuso con un avanzo di amministrazione di € 125.006,23 ma che detratto il Fondo crediti di dubbia esigibilità ammontante ad € 505.021,23, con un totale di parte disponibile, quindi, pari a € -380.015,00 e non  anche € -108.597,67, come invece artatamente e artificiosamente riportato. Per l’effetto, la quota da ripianare nei tre anni successivi ammonta ad euro 380.015,00 e non ad euro 108.597,67.

Inoltre non si riesce a comprendere quale principio contabile autorizzi l’amministrazione a decurtare l’importo di euro 271.417,33, in quanto il disavanzo tecnico richiamato dall’organo di gestione è già coperto in rate costanti per 30 anni consecutivi che confluiscono nell’avanzo di amministrazione, in quanto per legge non impegnabili”.

Alla luce di tutto questo, il gruppo di opposizione Feleppa per Paduli si è riservato di inviare per i dovuti accertamenti di legittimità e regolarità contabile amministrativa i  relativi atti alla competente Corte dei Conti, affinché in caso di riscontrate anomalie o discrasie rispetto alle norme contabili, avvii tutte le procedure del caso nei confronti di chi, eventualmente, abbia alterato la reale situazione amministrativa, contabile, gestionale e finanziaria dell’Ente.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it 

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