Quel vizietto delle bugie... Società
Ci sono situazioni comiche in cui la falsità e le bugie superano ogni limite. Sarà capitato anche a voi senz’altro.
Mentre camminiamo per strada, ci incrociamo con qualcuno che non ha nessuna voglia di incontrarci. Cerca di evitarci in tutti modi, facendo invidia a don Abbondio quando incontra i bravi. Fa di tutto per evitare il nostro sguardo, passandoci davanti distrattmente.
Poi, quando noi, ignari del fatto, lo salutiamo, con un’aria ingenua ci dice: “Scusa non ti avevo visto” o, peggio ancora, “scusa non ti avevo riconosciuto”. Ed è a questo punto che entriamo in crisi profonda.
Nel primo caso ci preoccupiamo di essere diventati invisibili, grandi e grossi come siamo. Cosa che forse ci farebbe anche piacere. Nel secondo caso vorremmo avere uno specchio per vedere come siamo cambiati e diventati irriconoscibili.
C’è un altro caso molto comune a cui spesso si assiste. Due persone ne incontrano una terza, si abbracciano, sorrisi a tutto denti, anche quelli che non si hanno, complimenti, lusinghe, salamelecchi, promesse di rivedersi e di trascorrere qualche ora insieme.
Poi, all’improvviso, come si allontanano dal terzo malcapitato, le due persone che stanno insieme cominciano a sbuffare, a fare risatine ironiche e a dire peste e corna di quel poveretto.
L’ipocrisia raggiunge picchi enormi, più del caldo che stiamo subendo in questi giorni. Perchè questo modo di agire?
Non è meglio stare zitti o limitare i danni? Stiamo vivendo un momento delicato, di incertezze, difficoltà, ostacoli, imbrogli. Almeno quando non è necessario vogliamo essere sinceri?
Che ci costa? Che guadagnamo a dire bugie? Nulla!
Facciamo le persone serie. E’ molto meglio! Evitiamo di parlare solo per fare abbronzare la lingua! Ma soprattutto assicuriamoci che il cervello sia inserito...
ELISA FIENGO