Al parcheggio si paga il doppio Cronaca

Quanto accade nel parcheggio esterno dell’ospedale Rummo, quello dove sono situati edicola e fioraio per intenderci, è oramai divenuto intollerabile ed inqualificabile. Ci è capitato di toccare con mano fin dove possa spingersi la protervia di personaggi delinquenziali che, profittando dell’assenza dei parcheggiatori, questi sì autorizzati, negli orari in cui gli stalli di sosta non sono soggetti al pagamento, impongono, spesso con aggressioni verbali volte ad intimorire il malcapitato di turno, l’esborso di denaro, non si sa in base a quale loro diritto acquisito dove e da chi.

Una volta c’era chi per strada o davanti le chiese elemosinava, e lo si incontra ancora e più volte di quanto lo si possa immaginare, ma evidentemente ora qualcun altro ha ritenuto non esserlo abbastanza redditizio ed è passato alle maniere forti come quelle di cui siamo stati testimoni e al tempo stesso involontarie vittime.

In un primo pomeriggio in cui la pioggia scendeva copiosa, ma evidentemente non abbastanza da impedire al soggetto di mettere in opera il suo truffaldino proposito, il tale prima ha tentato di estorcere denaro ad una signora e poi, non essendovi riuscito con la donna, è passato alle maniere forti con un altro automobilista che, sotto minaccia e per evitare storie, in evidente stato di confusione gli ha dato non i 50 centesimi di euro richiestigli ma addirittura un euro. E ciò dopo aver pagato al vero parcheggiatore, che di solito riscuote al momento dell’arrivo dell’auto 0,75 centesimi di euro per un’ora di sosta e rilasciando regolare ricevuta che lascia esposta sul parabrezza dell’autoveicolo in sosta.

Non sopportando una simile arroganza e dopo il fattaccio, abbiamo chiesto al teppista, dall’apparente età di una quarantina d’anni, su che basi si permettesse di attuare un comportamento simile, chiedendogli al contempo se fosse in possesso dell’autorizzazione e che in mancanza avremmo provveduto immediatamente a chiamare la polizia. E si stava per dar corso a quanto dichiaratogli quando immediatamente il soggetto s’è dileguato sotto la pioggia.

Quando all’indomani abbiamo interpellato un vero parcheggiatore sul fatto accaduto e se fosse a conoscenza di quanto si verifica ripetutamente, lo stesso ci è sembrato lieto che sollevassimo la questione, aggiungendoci di aver in più di una occasione richiesto l’intervento della polizia municipale senza tuttavia esserci mai riuscito. Sembra che la cosa non interessi nessuno, tranne i poveri malcapitati di turno che subiscono le angherie del taglieggiatore per non avere guai maggiori e per il solito quieto vivere.

È una vergogna, e sarebbe ora che qualcuno intervenisse per mettervi fine.

GIANCARLO SCARAMUZZO

giancarloscaramuzzo@libero.it 

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