La libertà di stampa è un bene insopprimibile Società

Nella suggestiva cornice del Teatro De Simone, adiacente Piazza Vari, in Benevento, ha avuto luogo, il Forum degli Studenti dal titolo: “Libertà di informazione e tutela della persona”. Il convegno è stato il preludio al Concorso Nazionale “Fare il giornale nelle Scuole”, giunto alla X edizione. L’indirizzo di saluto agli studenti provenienti dall’intera penisola è stato rivolto dal Presidente dell’Assostampa Sannita Giovanni Fuccio. Egli ha ripercorso la genesi del concorso nazionale, ricordando che da sette anni la manifestazione è preceduta da una tematica, inerente il panorama della comunicazione attraverso le colonne di testate scolastiche.

Successivamente è intervenuto Enzo Iacopino, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, che ha sottolineato l’importanza dell’informazione nonché la tutela della persona, allorquando fatti di cronaca nera, di attentati, di calamità naturali, possono ledere l’intimità dei genitori, dei parenti, affranti dal dolore per la mestizia dell’evento accaduto.

Ai ragazzi in sala ha ricordato il caso di Melissa Bassi, la studentessa di Brindisi, vittima un folle attentato, le 40 foto di Sara Scazzi, l’adolescente di Avetrana, che mostrano il suo corpo nei suoi minimi dettagli. Le sanzioni applicate ai giornalisti che hanno violato la Carta di Treviso, invitano a riflettere e a censurare atteggiamenti che antepongono i diritti allo scoop a tutti i costi, per conquistare la celebrità.

Ha concluso il giornalista RAI Carlo Maria Lo Savio, inviato speciale estero per il TG2. E’stato nei teatri di guerra, in Afghanistan, in Libia. Ha raccontato la vicenda del dittatore Gheddafi, una figura sanguinosa della storia libanese, la città distrutta di Misurata. In questi luoghi nonostante l’uccisione cruenta del rais, ritrovato in una cella frigorifero, considerato naturalmente un autentico trofeo di guerra per la stampa; tuttavia era necessario un equilibrio per testimoniare la fine di oppressore illiberale e scegliere le immagini adatte da pubblicare per i lettori.

Le vicende dei campi profughi palestinesi, i sequestri degli ostaggi nel corso dei conflitti e le violenze subite in Cecenia, devono rispondere alla verità di informazione e salvaguardare i volti, le storie, il dramma e le frustrazioni, degli uomini, delle donne e dei bambini coinvolti. Non sempre è facile verificare le informazioni e pertanto in luoghi, segnati dalle orrende azioni militari, dai raid aerei e dalle improvvise sortite di gruppi contrapposti nelle guerre civili, prima di scrivere un articolo bisogna riportare nel rispetto della verità.

Per la penurie di notizie a disposizione è necessario riordinare gli appunti scritti, ascoltando le diverse testimonianze e vagliare le fonti di prima mano e di informatori, per redigere il pezzo da inviare al giornale o il servizio da trasmettere in tv. Al termine del dibattito gli studenti hanno posto numerose domande ai relatori sugli argomenti più disparati dimostrando uno spiccato spirito critico.

NICOLA MASTROCINQUE 

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